Eli Anne Ersdal
Eli Anne Ersdal is a young Norwegian
geophysicist that I got to know during my shifts in Operation Room. We worked
together so we had the opportunity to talk and to know each other, at least a
bit.
Eli is from Tromsø, has studied in Bergen
and at the University Center (U.C.) of Svalbard.
She has been working fore some years in the
Meteorological Institute of Tromsø, where she made weather forecasts.
As a meteorologist, Eli spent six months in
Bear Island for weather observation. Bear Island (Biørnøya in Norwegian) is a
small island halfway between Svalbard and Norwegian mainland. Eli has been
living there - with only eight (!) other people in the whole island - in an
outpost of the Meteorological Institute: you must be as strong and brave as she
is… and also as good at firing a rifle!
Out of the wild, one year ago Eli began a
PhD in Physical Oceanography at Svalbard U.C.
Within her PhD course she is running CTD (an
instrument to measure salinity, temperature, density and oxygen) water sampling
during PREPARED cruise and collecting data on the West Spitsbergen Current to
be compared with data from the space.
I asked Eli how her family accepted her
move to remote places. She said that her mother missed her but agreed that she
has to pursue her study and career objectives… and, anyway, Longyearbyen is not
so far from Tromsø!
Eli Anne Ersdal |
Eli Anne Esrdal è una giovane geofisica
norvegese che ho avuto modo di incontrare durante I miei turni nella Operation
Room. Abbiamo lavorato assieme, perciò abbiamo avuto la possibilità di parlare
e di conoscerci almeno un po’.
Eli è originaria di Tromsø, ha studiato a
Bergen e all’ University Center (U.C.) delle Svalbard.
Per qualche anno ha lavorato all’Istituto
Meteorologico di Tromsø, dove elaborava le previsioni del tempo.
Come meteorologa, Eli ha passato sei mesi
nell’Isola degli Orsi per eseguire osservazioni meteorologiche.
L’Isola degli Orsi (Biørnøya in norvegese)
è una piccola isola situata tra le
Svalbard e la Norvegia continentale.. Eli ha vissuto lì – c’erano solo nove (!)
persone in tutta l’isola – in un avamposto dell’Istituto Meteorologico: bisogna
essere robusti e coraggiosi come lei… e anche altrettanto bravi a sparare col
fucile!
Dopo aver sperimentato la natura selvaggia,
un anno fa Eli ha iniziato un dottorato di ricerca in Oceanografia Fisica
all’U.C. delle Svalbard.
Nell’ambito del suo dottorato sta
conducendo l’attività di campionamento e analisi dell’acqua marina con il CTD
(uno strumento per misurare salinità, temperatura, densità e ossigeno) durante
la crociera PREPARED e sta raccogliendo dati sulla Corrente di Spitsbergen Occidentale
da confrontare con i dati da satellite.
Ho chiesto a Eli come la famiglia ha preso i
suoi spostamenti in luoghi lontani da casa. Mi ha detto che mamma ha sentito la
sua mancanza ma l’ha incoraggiata a realizzare i suoi obbiettivi di studio e di
carriera e… in ogni caso, Longyearbyen non è poi così lontana da Tromsø!
Amy Lusher
Amy Lusher is another young researcher. She
is an English marine biologist who lives in Ireland, in the town of Galway.
Since university years she became interested
in marine pollution and her interest took her on board the G.O. Sars.
Amy is currently a PhD student at
Galway-Mayo Institute of Technology researching micro-plastics in the Irish
marine environment. In the PREPARED cruise she is running an independent
project within EUROFLEETS-2 program, together with her colleague Heidi Acampora
from Brasil.
Her aim is to measure the distribution of
micro-plastics in this area of the Fram Strait. Micro plastics are commonly
identified as fragments and fibres smaller than 5 millimeters.
Asked about how she gets her measurements,
Amy explains that, when the ship is sailing, she continuously filters seawater at
the rate of 1 liter every 3.6 seconds, that makes about 88.000 liters filtered
up to our halfway point. From this water Amy collects the tiny fragments of
plastics.
Her impressions from the sampling are that
there are plastics even in the Arctic, a new finding for this area. To know
more, when back at home Amy will calculate the abundance and distribution of
micro-plastics in the area of study.
As the use of plastics is relatively
recent, the study of micro-plastics is even more recent: the first articles on
micro-plastics were published in the seventies, and they became famous after an
article published on Science in 2004.
Amy is very committed to her research and
has a dream: after studying distribution, she would like to investigate their
effect on the environment.
I am pretty sure we will hear again from Amy!
Amy Lusher |
Amy Lusher è un’altra giovane ricercatrice.
È una biologa marina inglese, ma vive in Irlanda nella città di Galway
Fin dagli anni dell’università ha iniziato
a interessarsi all’inquinamento marino e questo suo interesse l’ha portata a
bordo della G.O.Sars.
Amy è attualmente una studentessa di
dottorato al Galway-Mayo Institute of Technology, dove sta facendo ricerche
sulle micro-plastiche nei mari intorno all’Irlanda.
Nella crociera PREPARED porta avanti un progetto
indipendente nell’ambito del programma EUROFLEETS-2 insieme alla collega
brasiliana Heidi Acampora.
Il suo scopo è misurare la distribuzione delle
micro-plastiche in quest’area dello Stretto di Fram. Per micro-plastiche si
intendono comunemente i frammenti e le fibre più piccoli di 5 millimetri.
Le chiedo come esegue le sue misurazioni:
Amy mi spiega che, quando la nave è in movimento, filtra ininterrottamente
l’acqua di mare alla velocità di 1 litro
ogni 3,6 secondi, pari a 88.000 litri filtrati a metà del percorso. Da
quest’acqua Amy raccoglie i suoi minuscoli frammenti di plastica.
Dal campionamento fatto finora, Amy ha
l’impressione che ci sia della plastica anche nell’Artico. Per saperne di più,
una volta rientrata, calcolerà l’abbondanza e la distribuzione delle
micro-plastiche nell’area di studio.
Se l’uso delle materie plastiche è
relativamente recente, lo studio delle micro-plastiche lo è ancora di più: i
primi articoli sono stati pubblicati negli anni settanta, e sono diventate
famose dopo un articolo pubblicato da Science nel 2004.
Amy è molto impegnata nelle sue ricerche ed
ha un sogno: dopo aver studiato la distribuzione delle micro-plastiche,
vorrebbe conoscere i loro effetti sull’ambiente.
Sono sicura che avremo ben presto notizie
di Amy!
Heidi Acampora |
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