giovedì 12 giugno 2014

Meet the people on board 2: Eli Anne Ersdal and Amy Lusher

Eli Anne Ersdal
 Eli Anne Ersdal is a young Norwegian geophysicist that I got to know during my shifts in Operation Room. We worked together so we had the opportunity to talk and to know each other, at least a bit.
Eli is from Tromsø, has studied in Bergen and at the University Center (U.C.) of Svalbard.
She has been working fore some years in the Meteorological Institute of Tromsø, where she made weather forecasts.
As a meteorologist, Eli spent six months in Bear Island for weather observation. Bear Island (Biørnøya in Norwegian) is a small island halfway between Svalbard and Norwegian mainland. Eli has been living there - with only eight (!) other people in the whole island - in an outpost of the Meteorological Institute: you must be as strong and brave as she is… and also as good at firing a rifle!
Out of the wild, one year ago Eli began a PhD in Physical Oceanography at Svalbard U.C. 
Within her PhD course she is running CTD (an instrument to measure salinity, temperature, density and oxygen) water sampling during PREPARED cruise and collecting data on the West Spitsbergen Current to be compared with data from the space.

I asked Eli how her family accepted her move to remote places. She said that her mother missed her but agreed that she has to pursue her study and career objectives… and, anyway, Longyearbyen is not so far from Tromsø!

Eli Anne Ersdal

Eli Anne Esrdal è una giovane geofisica norvegese che ho avuto modo di incontrare durante I miei turni nella Operation Room. Abbiamo lavorato assieme, perciò abbiamo avuto la possibilità di parlare e di conoscerci almeno un po’.
Eli è originaria di Tromsø, ha studiato a Bergen e all’ University Center (U.C.) delle Svalbard.
Per qualche anno ha lavorato all’Istituto Meteorologico di Tromsø, dove elaborava le previsioni del tempo.
Come meteorologa, Eli ha passato sei mesi nell’Isola degli Orsi per eseguire osservazioni meteorologiche.
L’Isola degli Orsi (Biørnøya in norvegese) è una piccola isola  situata tra le Svalbard e la Norvegia continentale.. Eli ha vissuto lì – c’erano solo nove (!) persone in tutta l’isola – in un avamposto dell’Istituto Meteorologico: bisogna essere robusti e coraggiosi come lei… e anche altrettanto bravi a sparare col fucile!
Dopo aver sperimentato la natura selvaggia, un anno fa Eli ha iniziato un dottorato di ricerca in Oceanografia Fisica all’U.C. delle Svalbard.
Nell’ambito del suo dottorato sta conducendo l’attività di campionamento e analisi dell’acqua marina con il CTD (uno strumento per misurare salinità, temperatura, densità e ossigeno) durante la crociera PREPARED e sta raccogliendo dati sulla Corrente di Spitsbergen Occidentale da confrontare con i dati da satellite.
Ho chiesto a Eli come la famiglia ha preso i suoi spostamenti in luoghi lontani da casa. Mi ha detto che mamma ha sentito la sua mancanza ma l’ha incoraggiata a realizzare i suoi obbiettivi di studio e di carriera e… in ogni caso, Longyearbyen non è poi così lontana da Tromsø!



Amy Lusher
Amy Lusher is another young researcher. She is an English marine biologist who lives in Ireland, in the town of Galway.
Since university years she became interested in marine pollution and her interest took her on board the G.O. Sars.
Amy is currently a PhD student at Galway-Mayo Institute of Technology researching micro-plastics in the Irish marine environment. In the PREPARED cruise she is running an independent project within EUROFLEETS-2 program, together with her colleague Heidi Acampora from Brasil.
Her aim is to measure the distribution of micro-plastics in this area of the Fram Strait. Micro plastics are commonly identified as fragments and fibres smaller than 5 millimeters.
Asked about how she gets her measurements, Amy explains that, when the ship is sailing, she continuously filters seawater at the rate of 1 liter every 3.6 seconds, that makes about 88.000 liters filtered up to our halfway point. From this water Amy collects the tiny fragments of plastics.
Her impressions from the sampling are that there are plastics even in the Arctic, a new finding for this area. To know more, when back at home Amy will calculate the abundance and distribution of micro-plastics in the area of study.
As the use of plastics is relatively recent, the study of micro-plastics is even more recent: the first articles on micro-plastics were published in the seventies, and they became famous after an article published on Science in 2004.
Amy is very committed to her research and has a dream: after studying distribution, she would like to investigate their effect on the environment.
I am pretty sure we will hear again from Amy!

Amy Lusher

Amy Lusher è un’altra giovane ricercatrice. È una biologa marina inglese, ma vive in Irlanda nella città di Galway
Fin dagli anni dell’università ha iniziato a interessarsi all’inquinamento marino e questo suo interesse l’ha portata a bordo della G.O.Sars.
Amy è attualmente una studentessa di dottorato al Galway-Mayo Institute of Technology, dove sta facendo ricerche sulle micro-plastiche nei mari intorno all’Irlanda.
Nella crociera PREPARED porta avanti un progetto indipendente nell’ambito del programma EUROFLEETS-2 insieme alla collega brasiliana Heidi Acampora.
Il suo scopo è misurare la distribuzione delle micro-plastiche in quest’area dello Stretto di Fram. Per micro-plastiche si intendono comunemente i frammenti e le fibre più piccoli di 5 millimetri.
Le chiedo come esegue le sue misurazioni: Amy mi spiega che, quando la nave è in movimento, filtra ininterrottamente l’acqua di mare  alla velocità di 1 litro ogni 3,6 secondi, pari a 88.000 litri filtrati a metà del percorso. Da quest’acqua Amy raccoglie i suoi minuscoli frammenti di plastica.
Dal campionamento fatto finora, Amy ha l’impressione che ci sia della plastica anche nell’Artico. Per saperne di più, una volta rientrata, calcolerà l’abbondanza e la distribuzione delle micro-plastiche nell’area di studio.
Se l’uso delle materie plastiche è relativamente recente, lo studio delle micro-plastiche lo è ancora di più: i primi articoli sono stati pubblicati negli anni settanta, e sono diventate famose dopo un articolo pubblicato da Science nel 2004.
Amy è molto impegnata nelle sue ricerche ed ha un sogno: dopo aver studiato la distribuzione delle micro-plastiche, vorrebbe conoscere i loro effetti sull’ambiente.
Sono sicura che avremo ben presto notizie di Amy!


Heidi Acampora

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