mercoledì 11 giugno 2014

Meet the people on board 1: Martin Dahl and Katrine Husum

Martin Dahl 
Martin Dahl is a calm, smiling man that you can meet in the Operation Room of the G.O. Sars sitting at a computer or standing in front of an array of screens where he can control every “vital parameter” of the ship’s scientific-technological equipment.
He is Norwegian, has studied as electronic engineer and lives in Bergen, the second largest town in Norway.
Bergen is the location of the Institute of Marine Research (IMR), where Martin works as Instrument Chief of research vessels. In fact IMR is currently running four research ships, plus one dedicated to developing countries, sailing near the coast of Congo in these days.
IMR research activity is focused mainly on the study of fisheries (following a tradition founded on the pioneering studies of G.O. Sars), but also on oceanography ad on marine geology.
Martin Dahl contributes to this scientific enterprise by sailing - on average - about 120 days a year and travelling all over the world, including Antarctica, but mostly in the Arctic.
In 2004 he sailed on board G. O.Sars in a Mar-Eco Cruise along  Mid-Atlantic Ridge, made famous by the book Life in the Mid Atlantic by Peter Boyle.
Some years, to take a break from the sea, Martin spends his holidays in Italy, in the middle of Tuscan countryside.


Martin Dahl
(Image: G. Realdon)


Martin Dahl è un uomo calmo e sorridente che si può incontrare nella Operation Room della G.O. Sars, seduto al computer o in piedi davanti ad una schiera di schermi da dove può controllare ogni “parametro vitale” delle attrezzature scientifiche-tecnologiche della nave.
È norvegese, ha studiato ingeneria elettronica e vive a Bergen, la seconda più grande città della Norvegia.
Bergen è la sede dell’Institute of Marine Research (IMR), dove Martin lavora come responsabile della sezione strumenti delle navi da ricerca. Infatti l’IMR gestisce attualmente quattro imbarcazioni da ricerca, più una dedicata ai paesi in via di sviluppo, che in questi giorni naviga vicino alla costa del Congo.
L’attività di ricerca dell’IMR è dedicata principalmente allo studio delle risorse ittiche (seguendo una tradizione fondata a partire dagli studi pionieristici di G.O.Sars), ma anche all’oceanografia ed alla geologia marina.
Martin Dahl contribuisce a questa impresa scientifica navigando, in media, circa 120 giorni all’anno e viaggiando in tutto il mondo, Antartide compresa, ma soprattutto nell’Artico.
Nel 2004 ha navigato sulla G.O. Sars lungo la Dorsale Medio-Atlantica, in una crociera Mar-Eco   resa famosa dal libro “Life in the Mid Atlantic” di Peter Boyle.

Qualche anno, per prendersi una pausa dal mare, Martin passa le sue vacanze in Italia, in mezzo alla campagna Toscana.

The G.O.Sars


Katrine Husum
 Katrine is a Danish expert of foraminifera. Foraminifera, in short forams, are eukayotic unicellular organisms dwelling in the sea since the Cambrian period with a huge number of species. They are renowned guide fossils, so micro-paleontologists look for them with great enthusiasm.
With a degree in Geology, Katrine works as researcher for the Norwegian Polar Institute (NPI). Her main interest is the study of past ocean currents in the Arctic by means of forams (younger than 5million years) and of geochemical analysis (stable isotopes, like 18O/16O and 13C/12C). To do this she uses to cooperate with other groups of micro-paleontologists, sedimentologists and geophysicists.
As I meet Katrine in front of a stereomicroscope, I ask her to show me the forams she has just collected from the box-core sediments sampled in these days from the seafloor.
She shows me some of her findings: a big benthic foram and many small planktonic ones, plus sponge spicules and different types of clasts (mica, quartz). She guesses these fossils are younger than eight thousand years.
About her expectations, Katrine confesses that she hopes her tiny creatures will help to reconstruct the detailed events of the last interglacial and glacial periods: not an easy task, but I am sure she will succeed.

Katrine Husum
(Image: G. Realdon)


Katrine è un’esperta danese di foraminiferi. I foraminiferi sono organismi unicellulari eucarioti che abitano i mari fin dal Cambriano con un gran numero di specie. Sono famosi come fossili guida, perciò i paleontologi li cercano con molto entusiasmo.
Laureata in geologia, Katrine lavora come ricercatrice presso il Norwegian Polar Institute (NPI). Il suo principale interesse scientifico è lo studio delle antiche correnti dell’Artico per mezzo dei foraminiferi di età inferiore a 5 milioni di anni  e di analisi geochimiche (su isotopi stabili, come 18O/16O  e 13C/12C). Per fare ciò collabora abitualmente con altri gruppi di miscro-paleontologi, sedimentologi e geofisici.
Visto che parliamo davanti ad uno stereo-microscopio, le chiedo di mostrarmi i foraminiferi  che ha appena trovato nei sedimenti del box-corer raccolti in questi giorni sul fondo del mare.
Katrine mi fa vedere un grosso foraminifero bentonico e diversi altri, piccoli  e planctonici, più spicole di spugne e clasti di diversa composizione (quarzo,  mica). Lei scommette che questi fossili hanno meno di ottomila anni.
Le chiedo che cosa si aspetta per il futuro: mi confessa di sperare che un giorno le sue “creature” permetteranno di ricostruire in dettaglio gli eventi degli ultimi periodi interglaciale e glaciale.
Non è certamente un compito facile, ma sono sicura che Katrine ci riuscirà.

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