According to maritime tradition - but
unexpected for me at such high latitudes - food on board of the G.O. Sars is
excellent.
Meals are prepared with care by skilled
kitchen staff and are presented in a pleasant layout.
You can get enjoyable cappuccinos while in
sight of Spitsbergen panorama.
I noticed a special attention to providing a
balanced diet: there was a constant availability of fresh vegetables and fruit
and even of dietary supplements. Moreover, for safety reasons, alcoholic drinks
are not allowed on board.
These favorable circumstances are very
different from those met by the pioneers of Arctic exploration, as I learned during
a visit at “Snowhow” in Tromsø, an exhibition on techniques and equipment used
by first Polar explorers.
At the times of Fridtjof Nansen and Roald Amundsen,
for instance, fresh food was scarcely available and scurvy (due to vitamin C
deficiency) was a common disease.
Amundsen,
though, learnt from Sami and Inuit people how to avoid scurvy by eating raw
meat and fish or dried Cochlearia officinalis, also known as
"Common Scurvygrass".
During my visit at
Snowhow, I also collected the recipe for making the biscuits that Amundsen and
his fellows ate during their expeditions.
If you want to have a
taste of Arctic cuisine, here it is.
Mrs Klausen’s
biscuits:
500 g oatmeal
500 g butter
100 g sugar
6 large heaped teaspoons
of baking powder
500 ml cold milk
500 g flour
Melt the butter and
sugar, blend in the milk, add the oatmeal and let it stand overnight. Mix in
the baking powder with a little flour and knead it. The rest of the flour is
used for rolling out. Do not roll too thinly: bake the biscuits over a gentle
heat. They will become very crisp.
(Credit: Snowhow, Tromsø University Museum)
Secondo la
tradizione marinara – per me inaspettata a queste latitudini - il cibo a bordo della G.O.Sars è molto
buono.
I pasti vengono preparati
con cura da un’esperta squadra di cucina e sono presentati in modo gradevole.
Si può anche gustare
un dicreto “cappuccino” godendosi la vista di Spitsbergen.
Ho notato la
particolare attenzione ad una dieta bilanciata: infatti sono sempre
disponibili frutta e verdura crude e persino integratori alimentari. Inoltre,
per motivi di sicurezza, a bordo non sono permesse bevande alcoliche.
Questa situazione
favorevole è molto diversa da quelle affrontate dai pionieri dell’esplorazione artica,
come ho potuto vedere durante una visita allo “Snowhow”
di Tromsø, una mostra sulle tecniche e gli equipaggiamenti usati dai primi
esploratori polari.
Ai tempi di of Fridtjof Nansen e Roald Amundsen,
per esempio, i cibi freschi erano scarsamente disponibili ed era comune lo
scorbuto, malattia dovuta a mancanza di vitamina C.
Amundsen, tuttavia,
aveva imparato dai Sami e dagli Inuit della Groenlandia come evitare lo
scorbuto mangiando carne e pesce crudi oppure Cochlearia officinalis
secca, nota come “erba dello scorbuto”.
Durante la mia visita allo Snowhow ho anche trovato la
ricetta per preparare i biscotti che Amundsen e i suoi compagni mangiavano
durante le loro spedizioni.
Se volete un assaggio della gastronomia artica, ecco come
fare:
Biscotti della
signora Klausen:
500 g di farina
d’avena
500 g di burro
100 g di zucchero
6 cucchiai da tè
grandi colmi di lievito in polvere
500 ml di latte
freddo
500 g di farina
Far sciogliere il
burro con lo zucchero, mescolare con il latte, aggiungere la farina d’avena e
lasciar riposare per una note. Aggiugere al miscuglio il lievito in polvere e
un po’ di farina e impastare il tutto. Il resto della farina serve per “tirare”
la sfoglia. Non fare una sfoglia troppo sottile e cuocere i biscotti in forno a
temperature media. Risulteranno molto croccanti.
(ricetta di : Snowhow, Tromsø University Museum)
G.O.Sars: Kitchen staff (Images: G. Realdon)
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