Ragnheid Skogseth
Ragnheid is
a Norwegian physical oceanographer who got her degree in Bergen University and
in University Center in Svalbard (UNIS), where she is currently working
(researching, supervising students and teaching).
By the way,
UNIS is the world's northernmost institution for higher
education and research, well known for Arctic studies.
Ragnheid’s
main interest is dense water production in Storfjorden (Svalbard), when sea ice
is formed in the polynyas, coastal areas freed of ice by the action of winds.
Polynya in the Barents Sea (Image: Alfred Wegener Institut) |
In this
cruise she is making observations on coastal currents and on the properties of
water masses, including a “plume” of cold and oxygen-rich water.
Ragnheid
explains me that this plume is different from cold fresh water originating from
glaciers and flowing at the surface of the sea, so it is really worth studying.
She is also
making researches on North Atlantic Current (NAC), from which West Spitsbergen
Current forms: this year NAC is entering West Svalbard shelf area, where – strangely
- there was no ice in winter.
This
situation was rare in the past, but has become quite common in recent years,
perhaps because of climate change.
Svalbard ocean
environment – she adds - is complicated, and further investigations are needed.
Driven by
curiosity I ask her if it was hard to move to Svalbard from mainland, where she
had been living before.
Not at all, she says: when I studied in
Svalbard I fell in love for this special place, I established my family here and
I am not interested in moving. I only return in continental Norway for my holidays.
Ragnheid Skogseth |
Ragnheid Skogseth
Ragnheid Skogseth è un’oceanografa fisica; si è laureata
all’Università di Bergen e all’University Center in Svalbard (UNIS), dove
lavora attualmente, facendo ricerca, supervisionando studenti ed insegnando.
A
proposito, UNIS è l’istituzione per l’insegnamento universitario e la ricerca
più a nord del mondo ed è rinomata per
gli studi artici.
Il suo
principale interesse di ricerca è la produzione di acqua densa a Storfjorden
(Svalbard), dove il ghiaccio marino si forma nelle polynya, aree costiere
libere dai ghiacci a causa dei venti.
polynya formation (Image: Museo Nazionale dell'Antartide) |
Ragnheid
studia anche il trasporto di calore nell’artico ad opera della Corrente di
Spitsbergen Occidentale e delle correnti costiere che scorrono intorno alle
Svalbard, tuttora poco conosciute.
In questa
crociera sta facendo osservazioni sulle correnti costiere e sulle proprietà
delle masse d’acqua, compresa una “plume” di acqua fredda e ben ossigenata.
Ragnheid mi
spiega che questa plume è diversa dall’acqua dolce e fredda che origina dai
ghiacciai e scorre alla superficie del mare, quindi vale davvero la pena di
indagarla.
Inoltre sta
studiando anche la Corrente Nord Atlantica (NAC), dalla quale deriva la
Corrente di Spitsbergen Occidentale: quest’anno la NAC sta entrando nella
piattaforma continentale a ovest delle Svalbard dove – stranamente – in inverno
non c’era ghiaccio.
Una
situazione così era rara in passato, ma ultimamante è diventata piuttosto
commune, forse a causa del cambiamento climatico.
L’ambiente
oceanico delle Svalbard, aggiunge, è complicato e sono necessarie ulteriori
ricerche.
Spinta
dalla curiosità le chiedo se è stato duro per lei trasferirsi alle Svalbard,
lasciando il continente dove aveva vissuto fino ad allora.
Per niente,
mi dice: quando studiavo alle Svalbard mi sono innamorata di questo luogo
speciale, qui ho messo su famiglia e non mi interessa di spostarmi. Torno sul
continente solo per le vacanze.
Arctic Ocean circulation (Image: Woods Hole Oceanographic Institution) |