The research group on board the G.O. Sars includes also two young
Polish oceanographers: Ilona and Magdalena.
Ilona Goszczko comes from the Institute of Oceanology of the Polish Academy of Sciences (IOPAS), located in Sopot, on the
Baltic Sea, where she moved after studying Physical Oceanography at the
University of Gdansk.
Her main interest is to investigate ocean currents in the area
where Northern Atlantic Water meets Artic Water along the Polar Front.
In this cruise she is collecting data from ADCP (Acoustic Doppler
Current Profiler) an instrument for current velocity located in the keel of the
ship and from CTD (a device for measuring temperature, salinity, dissolved
oxygen and chlorophyll in the water).
CTD is cast down to the bottom of the sea at different locations
during the ship’s route, giving an extensive picture of water properties in the
studied area.
Ilona Goszczko |
Also Magdalena Łącka, the other Polish girl, studied Oceanography
at the University of Gdansk and now works as marine geologist at IOPAS, in the
same institution as Ilona.
Here is researching paleo-environments and modern sedimentary
processes in Svalbard, particularly in Storfjorden and Hornsund, and in the
Baltic Sea.
In this cruise she is working with Ragnheid Skogseth (a Svalbard’s researcher) on CTD data
(see above).
Ilona and Magdalena tell me that Polish scientists have a long
tradition of Polar exploration and research.
IOPAS, in fact, since nearly 100 years runs research stations in
Svalbard and also in Antarctica.
I checked the beautiful website of the Polish Polar Station in Hornsund (Svalbard): the Polish Polar Team is really great!
Magdalena Łącka |
Il gruppo di ricercatori a bordo della
G.O.Sars comprende anche due giovani oceanografe polacche: Ilona e Magdalena.
Ilona Goszczko proviene dall’Istituto di Oceanologia
dell’Accademia delle Scienze polacca (IOPAS) situato a Sopot, sul Baltico, dove
si è trasferita dopo aver studiato Oceanografia Fisica all’Università di
Gdansk.
Il suo principale interesse di ricerca è studiare le correnti
oceaniche nell’area in cui l’acqua del Nord Atlantico incontra l’acqua artica
lungo il Fronte Polare.
In questa crociera Ilona raccoglie dati dall’ ADCP (Acoustic
Doppler Current Profiler), uno strumento per misurare la velocità delle
correnti situato nella chiglia della nave, e dal CTD (un’apparecchiatura per
misurare temperatura, salinità, ossigeno disciolto e clorofilla nell’acqua).
Il CTD è calato fin sul fondo del mare in molte “stazioni” lungo
la rotta della nave, dando un quadro esauriente delle proprietà dell’acqua
nell’area studiata.
Hornsund (Spitsbergen) (Image: G.Realdon) |
Anche Magdalena Łącka, l’altra ragazza polacca, ha studiato
Oceanografia all’Università di Gdansk e ora lavora come geologa marina allo
IOPAS, la stessa istituzione di Ilona.
Qui Magdalena sta studiando i paleo-ambienti e i moderni processi
sedimentari nelle Svalbard, in particolare nelle zone di Storfjorden e
Hornsund, e nel Mar Baltico.
In questa crociera sta lavorando con Ragnheid Skogseth (una ricercatrice svalbardese) sui
dati del CTD (vedi sopra).
Ilona e Magdalena mi raccontano che gli scienziati polacchi hanno
una lunga tradizione di esplorazione e ricerca polare.
Lo IOPAS, infatti, da quasi 100 anni gestisce stazioni di ricerca
alle Svalbard e anche in Antratide.
Ho controllato sul bel sito web della Polish Polar Station a Hornsund (Svalbard): il Polish Polar Team è davvero notevole!
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